L'aspetto spirituale

Musica est exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi

Gottfried Wilhelm von Leibniz

Concetti come l’onnipotenza, l’onnipresenza, l’eternità, l’immortalità, sono spesso associati a entità di tipo metafisico (immateriale, spirituale). La ricerca mistica e religiosa è intrisa di tali contenuti che spesso rimandano ad essenze superiori, creatrici del mondo fisico.

Alcuni filosofi e scienziati del passato hanno, tuttavia, riferito alla “ragione” questi stessi principi, identificando nella natura l’ordine primo di tutte le cose. Non è mai emersa fino a oggi, all’interno del pensiero razionale, però, una teoria scientifica tanto forte da poter sostituire con la ragione il concetto di Dio. La serie dei numeri primi, intesa come la meta-matematica su cui si fondano tutte le matematiche possibili, coincidenti con le onde – e quindi con tutti gli universi materiali possibili -, sembra invece adempiere a questo ruolo.

I numeri primi non possono essere creati, perché il tentativo di crearli implicherebbe esistenza e relazione, e quindi il fatto che esistessero già.

Ammettere che ad un certo punto non esistano più equivale a ricrearli.

La serie dei numeri primi, quindi, non può che essere eterna, innata e imperitura, insita al concetto stesso di esistenza e relazione, tra enti astratti o reali.

Nel papiro di Rhind, che è il primo manoscritto in cui compare la matematica nella storia dell’umanità, è contenuta la frase che recita:

“Calcolo esatto: l’accesso alla conoscenza di tutte le cose esistenti e di tutti gli oscuri misteri”.

 La frase evidenzia che, quattromila anni fa, qualcuno avesse già intuito che il calcolo esatto (cioè i numeri primi), fosse la chiave per svelare tutti i misteri della natura. Questo coincide esattamente con la mia visione attuale dell’esistenza, in cui il divenire e l’eterno si fondono nell’infinità in atto e in potenza di un codice che contiene tutte le possibilità.

Il buio e il tormento, vengono esorcizzati attraverso la musica intesa come Amore, l’Amore nella sua massima accezione, Armonia che tutto comprende e tutto contempla.

Anche nel dolore più grande degli esseri umani, esiste questa speranza, questo richiamo all’assoluto.  Il riconoscimento di un ordine che ci rende possibili e parte di un unico mondo, un unico “Eterno Divenire”.

“… è qui, dietro al muro, senza una porta, senza un altare, nel più profondo dei silenzi… la Musica”.

Andrea Cutri