
L'aspetto fisico
“La fisica è un tentativo di afferrare concettualmente la realtà, quale la si concepisce indipendentemente dal fatto di essere osservata. In questo senso si parla di «realtà fisica». Prima dell’avvento della fisica quantistica, non c’era alcun dubbio in proposito: nella teoria di Newton, la realtà era rappresentata da punti materiali nello spazio e nel tempo; nella teoria di Maxwell, dal campo nello spazio e nel tempo. Nella meccanica quantistica, la rappresentazione della realtà non è cosi facile. Alla domanda se una funzione ψ della teoria quantistica rappresenti una situazione reale effettiva, nel senso valido per un sistema di punti materiali o per un campo elettromagnetico, si esita a rispondere con un semplice «sì» o «no». Perché?”
Albert Einstein, da Autobriografia scientifica
Qual è il nesso tra i numeri primi e la fisica? Da Einstein ai giorni nostri, è nata nei fisici teorici l’esigenza di unificare i vari campi di questa disciplina. Si è capito che l’”imbuto concettuale”, su cui convergono le potenziali teorie del tutto della fisica, necessitano della soluzione delle congetture di Robert Langlands, matematico del 1900. Alcune congetture Langlands sono intrinsecamente collegate alla teoria dei numeri e più in generale alla congettura di Riemann sulla distribuzione dei numeri primi.
L’oggetto matematico su cui verte il lavoro di Riemann è la funzione Zeta che compare in un’importante formula del matematico svizzero Leonhard Euler del 1700, chiamata formula prodotto. In questa formula, visibile all’interno del cofanetto dell’opera, la funzione Zeta è eguagliata ad una produttoria, in cui compare il simbolo p, coincidente con la serie infinita dei numeri primi.
Essendo la funzione Zeta “la serie armonica generalizzata in campo complesso” e quindi la forma più generale per descrivere l’armonia (la teoria dei campi della fisica), si evidenzia che la serie infinita dei numeri primi coincide con l’armonia stessa.
La formula prodotto rappresenta evidentemente il collegamento netto tra l’aspetto matematico e l’aspetto fisico del progetto.
Qual è il nesso tra i concetti matematico-fisici, espressi nei punti tre e quattro e le due storie d’amore raccontate nel punto uno?
L’uomo ha capito che la chiave di volta del mondo fisico è vibrazione, energia, onda. Tutto in natura è fenomeno ondulatorio. Il nostro cervello è fatto di onde elettromagnetiche e ogni volta che entriamo in contatto con il mondo esterno si producono interazioni tra onde.
Nell’universo non esiste niente che non sia “onda”.
L’onda, matematicamente, contiene in se i numeri primi cioè la serie armonica… la musica.
La teoria delle stringhe (la più accreditata delle teorie del tutto) sostiene che le particelle di cui è composta la realtà, altro non siano che i modi di risonanza di membrane a undici dimensioni che si comportano esattamente come gli armonici che producono, attraverso le onde sonore, la musica da noi conosciuta.
L’esistenza è musica… eterna armonia dell’universo.
Robert Browning e Maria, riconoscono emozionalmente, proprio nella musica, il richiamo all’eternità e all’assoluto ordine che tutto crea.